#LIMEstories – INCONTRA PAOLA, una ragazza hondurégna a cui la quarantena ha cambiato la vita, in meglio!

21 Settembre 2020

Paola, dalle Honduras, è arrivata in Spagna due anni fa e da quel momento non ha mai smesso di cercare opportunità per migliorarsi. Durante una pandemia che ha costretto tutti in casa, il progetto LIME è arrivato al momento giusto per dare un cambio alla sua vita!

Il team di ALDA ha avuto una lunga conversazione con la ragazza in cui abbiamo imparato di più sulla sua vita e le sue riflessioni.

Come hai conosciuto PINARDI e il progetto LIME?

Paola ci ha raccontato che aveva sentito parlare di alcuni corsi che PINARDI (partner del progetto) offriva a Madrid e si è recata in uno dei centri per avere più informazioni. Siccome all’epoca stava anche lavorando i suoi orari non combaciavano mai con quelli dell’apertura degli uffici, ma non si è data vinta: “La prima volta che sono andata ero con quattro amiche, la seconda volta eravamo solo in due, la terza e la quarta ero rimasta solo io, ma ho insistito e insistito fino a quando non sono riuscita a trovare qualcuno che mi spiegasse tutto dei corsi”, ci ha detto Paola.

Cosa ti ha spinto a partecipare al progetto e come ha influito la pandemia Covid?

Quando è arrivata in Spagna, la più grande difficoltà che Paola ha incontrato è stata trovare un impiego perché non aveva i documenti necessari. Tuttavia, anche dopo aver ottenuto l’asilo politico, molti non erano disposti a darle un lavoro perché, nonostante la sua giovane età, l’esperienza che aveva nel suo Paese non veniva riconosciuta e lei non aveva alcun certificato che dimostrasse ciò che sapeva fare.

Con fatica è riuscita a trovare lavoro nell’ambito della assistenza degli anziani o dei bambini questo però non le permetteva di trovare il tempo di seguire corsi di formazione. Così, nonostante le difficoltà che il Covid-19 ha creato, l’imposto isolamento e la conseguente perdita del suo lavoro ha in realtà aperto la possibilità a Paola di cominciare i corsi offerti da PINARDI. Nei primi mesi ha studiato cucina, manipolazione di alimenti, tecnologia, infermieristica e leggi, grazie a un professore avvocato che le ha chiarito i tanti dubbi sul suo stato di migrante e insegnato come destreggiarsi tra i contratti di lavoro e la sicurezza sociale. “Ho approfittato della quarantena per mantenermi occupata, imparare qualcosa che mi permetta di fare in futuro un lavoro che veramente mi piace”.

Seguire un corso interamente online dipende in gran parte dalla tua voglia di concentrarti su ciò che stai imparando. Nonostante la difficoltà, Paola ci ha raccontato vari aneddoti divertenti sulla sua esperienza come il professore di cucina che preparava le pietanze attraverso uno schermo e gli studenti provavano a replicare i piatti nelle loro case o come alcuni malintesi di parole e espressioni dovuti alla grande varietà di nazionalità presenti e culture tanto diverse, che però hanno sempre suscitato tante risate e aiutato a cementare buoni rapporti tra i partecipanti nonostante non potessero vedersi di persona.

Come è cambiata la tua vita e che consigli daresti ad altri migranti e agli organizzatori?

“Sono sempre stata molto schiva e alzavo molte barriere con gli sconosciuti. Anche durante i corsi all’inizio ero molto chiusa e silenziosa. Poi ho visto che l’ambiente era molto accogliente e ti mettevano a tuo agio nel fare domande ed esprimere la tua opinione”. Paola ci ha raccontato che ha fatto un grande cambiamento grazie al corso e all’aiuto dei professori. Finalmente è riuscita ad acquistare più sicurezza in sé stessa e questo ha fatto sì che in un colloquio subito dopo i corsi sia stata immediatamente selezionata per un lavoro di sostegno ad una signora anziana in cui può mettere in pratica gli insegnamenti da infermiera e di cucina.

Considerando la sua esperienza e quella di tanti migranti, Paola ci ha invitato a non dare mai per scontato l’aspetto psicologico ed emotivo oltre che quello pratico e lavorativo. È stata contenta di aver incontrato da PINARDI persone che la motivassero e la invitassero a portare pazienza perché il suo momento sarebbe arrivato e i suoi sforzi sarebbero stati ripagati.

Ad altri ragazzi che si trovano nella sua situazione, Paola sente di dire di non darsi per vinti e ritornare al loro Paese con le mani vuote: “Sforzatevi di andare avanti, formatevi e imparate cose nuove, non limitatevi a fare un lavoro che non vi piace solo perché vi può dare dei soldi immediati”. Per questo motivo Paola ha già consigliato i corsi di PINARDI a varie sue amiche.

 

Ringraziamo Paola per il suo tempo e le auguriamo di trovare un lavoro che la gratifichi!

 

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